Pensieri e riflessioni su "Cuore Nero" di Amabile Giusti

Titolo: Cuore Nero
Autore: Amabile Giusti
Pagine: 523 pagine
Editore: Dalai Editore (31 maggio 2011)
Collana: Romanzi e racconti
ISBN-10: 8866200751
ISBN-13: 978-8866200758
Trama:

A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? E ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt'altro che romantica dei rapporti sentimentali. Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall'accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell'Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra. Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi? Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere.

La mia riflessione:


Premetto subito che questo è uno dei romanzi che ho amato di più in assoluto. Le parole di questa autrice sono riuscite a stringermi il cuore, a farmi provare il tormento provato dalla protagonista, ad incuriosirmi, a tenermi con il fiato sospeso, a stringermi la gola fino a portarmi alle lacrime per tutte le 521 pagine. È per questo che secondo me è uno dei più bei romanzi che abbia mai letto. Il massimo che mi aspetto da un libro. Deve farmi sentire viva con tutte queste emozioni forti, perché ti tocca dentro e ti smuove.

Giulia Barbara, la protagonista di questo romanzo è una ragazza di diciassette anni indipendente, dai capelli ricci come zucchero filato e segnata dal burrascoso divorzio dei genitori. Giulia, o “Giulietta pancetta” come la chiama affettuosamente la sorella Laura, o ancora semplicemente “Giulietta” come la chiama il bel Massimiliano de Carlo.
Ragazza dal carattere forte e fiero (almeno questo è quello che vuole far credere alla sorella Laura) di chi reagisce a testa alta dopo “essere stata scaricata” dal suo ex ragazzo…

Protagonisti del romanzo insieme a lei sono appunto Massimiliano de Carlo e Victor Lassalle.
Due ragazzi particolari e tanto diversi.
Max: attraente, pieno di sé, protettivo e con un grosso segreto da custodire e da cui difendersi. Il bello della scuola sulla sua moto cromata.
Victor: ragazzo francese trasferitosi da poco con la madre e la sorella a Palmi, ridente cittadina calabrese dalle spiagge incantevoli che grazie alle sue bellezze paesaggistiche è stata definita da scrittori e poeti la "Terrazza sullo Stretto". Biondo e pallidissimo abita insieme a loro nella cupa e sinistra villa d’Agave. Questo recente loro trasferimento è legato ad una oscura missione…

Una passione irrefrenabile ai confini tra la realtà e la fantasia pervade tutto il racconto.
Sì, perché se vivere con un vampiro è difficile, vivere senza è impossibile.

In una sera invernale come tante, senza stelle e senza luna e la nebbia pesante, Giulia si trova a percorrere le vie cittadine per adempiere al suo compito quotidiano: portare a spasso il suo piccolo baffuto amico Teo, un bassotto a pelo duro. In questa, all’apparenza vuota serata, “inciampa” in un affascinante ragazzo biondissimo e pallido, dall’accento francese, avvolto nel suo soprabito scuro e lungo fino ai piedi. L’iniziale asprezza di Teo nei confronti dello sconosciuto si trasforma, al solo tocco di Victor, in mansuetudine.
Un ragazzo davvero singolare: una voce morbida, roca, accattivante e ammaliante che alterna nel parlato in modo affascinante vocaboli italiani a francesi.
E da questo incontro, senza nemmeno rendersene conto, la vita di Giulietta non sarà più la stessa.
Giulietta, che ancora non riesce a farsene una ragione del comportamento di Max e segretamente è ancora innamorata di lui. 
Ogni giorno il pensiero di vederlo, di incontrarlo, la speranza e il desiderio di parlargli o anche solo di sfiorarlo… Uno scontro (o impatto) casuale sulle scale di scuola ed era scoccato qualcosa di inaspettato per entrambi, di forte e altrettanto pericoloso, difficile, combattuto e impossibile da vivere. Il paradiso… Poi tutto cambiò. 
Ma che cos’ha che non va questo ragazzo? E perché Giulietta non riesce a reagire? 
Prima la adora più di sé stesso, poi la schiva, la tiene alla larga apparentemente senza motivo… e poi la cerca, la protegge e scappa…
Catturata e avvolta in questa spirale vede un punto d’appoggio, o una via d’uscita in Victor. Prova ad avvicinarsi a lui e a subire il suo fascino, ma Max si oppone…
E Giulia non si arrende.

I dialoghi tra Max e Giulietta, o meglio i battibecchi, sono dai toni forti e schietti e ti portano ad entrare completamente in sintonia con lei; ti fanno provare e capire quel sentimento struggente che la consuma.

Altri personaggi ruotano intorno a loro, ma per questo non meno importanti: Audrey, Su zanne, Laura, Anna, Paolo, i genitori di Max, Bea… con le loro storie.

Che dire di più su questo libro che ti strazia il cuore? Niente di più se non che lo consiglio vivamente a chi ama i libri che ti entrano dentro e vuole provare quel «maledetto tormento che prende il petto e te lo spezza come pane, trafiggendolo con sottilissimi aghi»
Direi 5 quadrifogli pieni!!!!!
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